Quando si tratta di prendersi cura di un’orchidea, una delle domande che spesso ci si pone è come comportarsi con le radici che sporgono dal vaso. Queste radici extra possono sorprendere e sollevare interrogativi sul loro impatto sullo sviluppo della pianta. Questo articolo tratterà diversi aspetti legati alle radici delle orchidee che emergono dal loro contenitore e spiegherà se debbano essere tagliate o meno dai giardinieri preoccupati per il benessere dei loro protetti.
Comprendere il ruolo delle radici nelle orchidee
Per comprendere meglio l’argomento e prendere le giuste decisioni sulla manutenzione, è fondamentale comprendere il ruolo che svolgono le radici nelle orchidee. Sebbene nella maggior parte delle piante terrestri questi organi sotterranei forniscano principalmente l’ancoraggio al suolo e l’assorbimento dei nutrienti, svolgono anche funzioni specifiche nelle specie epifite come alcune orchidee. Troviamo in particolare:
- Là funzione di presapermettendo alle radici di fissare saldamente la pianta ad un supporto (albero, roccia, ecc.)
- Il ruolo diaccumulatore di acqua e sostanze nutritiveassicurato grazie al velamen, una guaina multistrato che avvolge tutte le radici
- La funzione di respirazionegrazie agli stomi presenti sul velamen, che facilitano lo scambio di gas attraverso la superficie radicale e l’apporto di ossigeno
- La facoltà di fotosintesiseppure limitato, fornito da poche cellule di clorofilla contenute in spazi aerei interni alla struttura del velamen.
Comprendere queste specificità ci permette di comprendere con maggiore precisione come dobbiamo gestire le radici extra nelle nostre orchidee.
Osserva le radici per monitorare la salute dell’orchidea
Per prima cosa, le radici escono dal vaso non rappresentano un pericolo immediato o un grosso problema per la pianta. Al contrario, possono essere indicatore di una crescita vigorosa e dinamica, oltre che di un buon equilibrio vegetativo. Si consiglia inoltre di osservare ad intervalli regolari lo sviluppo delle radici per constatare l’evoluzione del loro aspetto generale e individuare eventuali segni sospetti, che potrebbero indicare un’infestazione parassitaria o fungina da Fsongicide.
Modi per valutare la salute delle radici:
- Radici verdi e salde : Questo è generalmente un segno di buona salute; le radici sono quindi in grado di svolgere le loro funzioni essenziali.
- Radici marroni e morbide : Ciò potrebbe riflettere la presenza di marciumi o di umidità eccessiva; in questo caso è necessaria un’azione correttiva (cambio delle annaffiature, sostituzione del substrato, ecc.).
- Radici bianche e croccanti : La causa è probabilmente la mancanza d’acqua; È quindi importante rivedere la modalità di irrigazione per sopperire a questa carenza.
- Radici che mostrano macchie nere o paglia bianca/grigiastra : Questi segni possono indicare un’infezione fungina o un attacco parassitario; bisognerà poi pulire accuratamente le radici e trattare con un prodotto idoneo.
Insomma, è importante monitorare regolarmente lo stato delle radici che emergono dal vaso per accorgersi rapidamente di eventuali disturbi.
Dobbiamo tagliare le radici sovrastanti?
Una volta appurato che queste radici non causano disfunzioni e che possono coesistere con altri organi vegetativi, alcune persone vorrebbero comunque rimuoverle per ragioni essenzialmente estetiche. Rispondi a questa domanda:
Taglia le radici: sì, se sono malate o morte!
Come accennato in precedenza, le radici che mostrano una colorazione marrone e un aspetto morbido possono indicare un eccesso di acqua nel vaso o un’infezione in atto. In questo caso è accettabile tagliarlimostrando cautela e delicatezza per non danneggiare la pianta.
- Utilizzare uno strumento da taglio pulito e affilato (cesoie, forbici, ecc.)
- Tagliare la radice nel punto in cui si unisce al velamen sano
- Applicare un fungicida specifico per prevenire future infezioni
Tagliare le radici: no, se sono sane!
Per quanto riguarda le radici sane e vigorose che sporgono semplicemente dal vaso, non è necessario tagliarli. La loro presenza generalmente non pregiudica la crescita o la fioritura dell’orchidea, anzi. Puoi invece optare per il rinvaso dell’intera pianta in un contenitore leggermente più grande per fornire più spazio e risorse alle strutture vegetative.
Prenditi cura della tua orchidea fin dall’inizio
In definitiva, anziché concentrarsi esclusivamente sulla questione del destino delle radici fuori dal vaso, la migliore strategia di manutenzione prevede un approccio globale volto a fornire all’orchidea tutte le condizioni necessarie alla sua crescita e salute. Ciò comporta in particolare:
- Esposizione luminosa senza luce solare diretta
- Irrigazione moderata adattata alle esigenze specifiche della specie
- La scelta di un substrato aerato e drenante
- Fornitura regolare di fertilizzanti adatti per orchidee
- Controllo periodico della qualità delle radici e degli altri organi vegetativi (foglie, steli, fiori, ecc.)
Seguendo questi principi essenziali di manutenzione, diventa meno preoccupante se tagliare o meno le radici che escono dal vaso!