Nella società odierna ci troviamo spesso di fronte alla manipolazione psicologica. Gli individui cercano di controllarci e influenzare la nostra percezione della realtà. Queste tattiche non sono sempre ovvie e possono passare inosservate, facendoci dubitare del nostro giudizio e portandoci alla follia. In questo articolo esploreremo alcuni dei giochi mentali più subdoli utilizzati dai manipolatori in modo che tu possa riconoscerli e contrastarli.
1. Ingegneria sociale: manipolazione di emozioni e opinioni
L’ingegneria sociale è una tecnica di manipolazione in cui l’aggressore cerca di sfruttare le vulnerabilità umane per guadagno personale. L’obiettivo finale è quello creando un sottoinsieme di emozioni e opinioni nella mente della vittima al fine di piegarne la volontà. Ecco alcune tattiche comuni di ingegneria sociale:
- Adulazione eccessiva : I complimenti ripetitivi ed esagerati aiutano a creare un sentimento di fiducia tra la vittima e l’aggressore. Questa strategia può anche servire a destabilizzare la persona facendole credere di avere un’importanza o un talento speciale di cui non era consapevole.
- Colpevolezza : L’uso del senso di colpa fa appello alle emozioni della vittima. I manipolatori cercheranno di associare i propri desideri e le proprie azioni a conseguenze negative per gli altri, spingendo le persone prese di mira a cedere ed evitare così il senso di colpa.
- Ricatto emotivo : questo metodo si basa sull’intimidazione o sulla minaccia esplicita o implicita di denunciare qualcosa che potrebbe danneggiare la reputazione della vittima se non si adegua.
Suggerimenti per contrastare l’ingegneria sociale
- Fidati del tuo intuito. Se ritieni che qualcuno sia troppo gentile, lusinghiero o invadente, è probabile che si tratti di una tattica manipolativa.
- Stabilisci confini chiari con coloro che cercano di influenzare le tue decisioni o di modificare costantemente il loro comportamento.
- Discuti le tue preoccupazioni apertamente e onestamente con amici fidati per ottenere una prospettiva esterna sulla situazione.
2. Gaslighting: minare la percezione della realtà
Il gaslighting è un tipo particolarmente insidioso di manipolazione psicologica in cui l’autore del reato cerca di farlo far dubitare della vittima delle proprie percezioni e dei propri ricordi. Spesso si tratta di far credere alla vittima di aver vissuto o interpretato male determinati eventi o discussioni, seminando così dubbi nella sua mente sulla propria memoria e lucidità. Ecco alcune tecniche di illuminazione a gas:
- Negare l’esistenza di discussioni o eventi passati facendo finta che non siano mai accaduti, anche se la vittima ne presenta prove concrete.
- Affermare che alcuni commenti sono stati fraintesi o male interpretate, facendo sì che la persona interessata dubiti della propria capacità di comprendere correttamente le informazioni.
- Far apparire la vittima troppo emotiva, irrazionale o paranoicainvalidando così le sue preoccupazioni e la sua realtà.
Come combattere il gaslighting?
- Tieni un diario in cui annotare conversazioni ed eventi importanti, in modo da poterne verificare l’accuratezza in seguito.
- Circondati di persone che convalidano le tue esperienze e parla con loro delle situazioni in cui provi dubbi o incertezze.
- Stabilisci confini chiari con coloro che illuminano e non lasciare che le loro bugie interrompano la tua percezione della realtà.
3. Proiezione: distogliere l’attenzione dai propri difetti
La proiezione, o proiezione, è una tecnica di manipolazione con cui l’aggressore accusa la vittima di essere responsabile del proprio comportamento dannoso. È trasferire sentimenti, pensieri o azioni inappropriati su un’altra persona al fine di assolvere se stessi da ogni responsabilità. La proiezione può assumere diverse forme:
- L’accusa diretta di comportamento indesiderato affermando che la vittima è colpevole di queste azioni piuttosto che l’autore del reato.
- Minimizzazione dei problemi e delle preoccupazioni della vittima riportandola ai propri difetti e debolezze.
- La proiezione inversain cui l’aggressore fa apparire la vittima come aggressore o manipolatore, invertendo così i ruoli ed evitando la responsabilità personale.
Come rispondere alla proiezione?
- Dimostrare con calma e razionalità la realtà dei fatti e fare un passo indietro per non lasciarsi trasportare dalla situazione.
- Riconosci le tue colpe e i tuoi errori, ma rifiuta di assumerti la colpa per le azioni inaccettabili degli altri.
- Considera le accuse come un riflesso della persona che le crea, non come una verità assoluta.
4. Triangolazione: collocare la vittima in una relazione competitiva
La triangolazione è un gioco mentale in cui l’attaccante cerca di farlo creare una rivalità tra due parti coinvolgendo una terza persona. Provocando questa serie di rapporti conflittuali, il manipolatore divide e conquista, rafforzando così la sua influenza su ciascuno degli individui coinvolti. La triangolazione può manifestarsi in vari modi:
- Confrontare costantemente la vittima con un’altra personaminando così la sua autostima e creando un clima di competizione.
- Comunicare tramite terziincitando così queste persone a schierarsi nel conflitto e generando ulteriori tensioni.
- Scatenare rivalità tra i membri di un gruppo divulgando selettivamente informazioni per suscitare gelosia o invidia.
Triangolazione di contrattacco
- Evita di fare confronti inutili con gli altri e concentrati sui tuoi progressi e sui tuoi successi.
- Mantenere una comunicazione aperta e diretta con le parti coinvolte, eliminando gli intermediari che possono alimentare le tensioni.
- Non lasciarti coinvolgere dalle argomentazioni degli altri e fai un passo indietro per valutare obiettivamente la situazione.
Riconoscendo questi subdoli giochi mentali e imparando ad affrontarli, puoi proteggerti meglio dagli attacchi psicologici ed evitare di essere manipolato da individui malintenzionati.